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Scomparso

Vanessa

Data pubblicazione:28/11/2000

Pedro Alfredo Alzate, che aveva scelto di chiamarsi Vanessa, transessuale colombiana, lavorava abitualmente a Roma, nella zona delle terme di Caracalla. La notte fra il 5 e il 6 agosto Vanessa e una sua collega sono state accompagnate durante diversi spostamenti da un uomo alto, robusto, di circa 28 anni, a bordo della sua macchina di colore scuro. L’uomo aveva intenzione di concludere la nottata portando Vanessa nel suo appartamento, ma non aveva con sé abbastanza denaro. Secondo la testimonianza dell’amica, la mattina alle 6 Vanessa si sarebbe allontanata insieme all’uomo. Da allora è scomparsa. Il fatto è ancora più inquietante se collegato a due misteriosi omicidi scoperti nella capitale dopo la scomparsa di Vanessa. L'8 agosto, in una scarpata che costeggia la Foce dell'Aniene, vengono ritrovati tra i rifiuti i resti di un corpo; accanto, residui di un maglione blu di lana e un orecchino. Il giorno dopo, la macabra scoperta è completata con il ritrovamento di un orologio ancora allacciato all'altezza del polso, con le lancette ferme sulle 9.07, e di brandelli di pelle carbonizzata. Vengono alla luce anche pezzetti di un top elasticizzato color verde. Tra le ipotesi degli inquirenti, anche quella secondo la quale potrebbe trattarsi del cadavere di un transessuale che fino a un mese e mezzo prima aveva lavorato proprio su questo tratto di tangenziale. Il 22 ottobre il cadavere di un transessuale colombiano viene ritrovato, nudo, sotto una delle arcate del ponte della Magliana, accanto alla pista ciclabile. Gettato tra i rifiuti, coperto dai sacchi neri dell'immondizia, con la testa fracassata. Ma non si trattava di Vanessa.

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