Roma, 27/9/2013 - Dal 1974 al 30 giugno 2013 le persone scomparse in Italia sono 27mila (9.534 italiani e 17.466 stranieri), di cui 15.385 maggiorenni e 11.615 minorenni. Al 31 dicembre 2012 gli scomparsi erano 26.081 e un anno prima 24.912. Sono alcuni dei dati che emergono dall'aggiornamento della relazione del commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, prefetto Paola Basilone. Le regioni dove il fenomeno è più ricorrente sono il Lazio (6.580), la Lombardia (3.500), la Campania (2.943), la Sicilia (2.648) e la Puglia (869). Sono invece 158 gli italiani scomparsi all'estero, dei quali 118 maggiorenni, 17 over 65 e 23 minorenni. Le donne scomparse, soprattutto straniere dell'est europeo ed extracomunitarie, sono 8.829, Dal 1974, in media, 226 all'anno. "Per aumentare il focus su questo inquietante problema - spiega nella relazione il commissario straordinario - l'Ufficio costituirà al suo interno un apposito 'osservatorio' per l'approfondimento delle diverse dinamiche sottese e, naturalmente, per la individuazione di percorsi assistenziali volti a favorire una maggiore tutela di questa categoria per la prevenzione degli episodi di scomparsa". Dalla relazione risulta che 3.399 maggiorenni si sono allontanati volontariamente, 614 per disturbi psichici (tra questi sono annoverati i malati di Alzheimer) e 88 sono “possibili vittime di reato”. Per la gran parte (9.216) la motivazione non è stata rilevata o è sconosciuta. I minorenni scomparsi sono 11.615 (1.617 italiani e 9.998 stranieri). Per 4.816 di loro (quasi tutti stranieri) si tratta di allontanamento da istituti di affido, per 1.063 di allontanamento volontario, 304 i casi di sottrazione da coniuge, 15 sono le possibili vittime di reato. Per quasi metà le motivazioni sono sconosciute. È stato aggiornato anche l'elenco dei cadaveri non identificati presenti nei vari obitori italiani, che passano a 870, 18 in più rispetto al 31 dicembre 2012. "Le motivazioni che inducono una persona ad allontanarsi dal proprio domicilio abituale - rileva il prefetto Basilone - possono essere legate a precarietà economica, a conflittualità familiari, a patologie di ordine psichico ovvero legate all'età avanzata, come nel caso dei malati di Alzheimer. Ma - aggiunge - anche alla commissione di reati. Si pensi alle sempre più numerose scomparse di donne rivelatesi, in seguito a più approfondite indagini giudiziarie, omicidi o sequestri di persona magari finalizzati alla tratta di esseri umani".
[Video - Giovanni Borriello ritrovato due volte]