Roma, 22/2/2012 - In un appunto interno al Vaticano del mese di gennaio Padre Lombardi, capo della Sala Stampa della Santa Sede, scrive a proposito della battaglia che Pietro Orlandi sta portando avanti per la verità su Emanuela:
"...restano dei punti oscuri su cui non è facile dare oggi risposta definitiva e documentabile."
E ancora: “Se la non collaborazione con le autorità italiane (almeno in alcune delle forme richieste - rogatorie, deposizione Bonarelli) fosse una normale e giustificata affermazione di sovranità vaticana, o se effettivamente si fossero mantenute riservate delle circostanze che avrebbero potuto aiutare a chiarire qualcosa”.
Riferendosi poi alla sepoltura di Enrico De Pedis nella basilica di Sant'Apollinare, scrive: "… poiché si continua a parlare di presunti interrogativi connessi alla tomba del boss della banda della Magliana "Renatino" a Sant'Apollinare, e poiché mi pare che per parte della Chiesa il card. Vicario abbia dichiarato la disponibilità a lasciar aprire tale tomba, non capisco perché questo non sia ancora avvenuto (forse le autorità italiane non sono sicure che vi sia motivo di farlo...)”.
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