Roma, 15/5/2013 - Secondo indiscrezioni riferite da “Chi l’ha visto?” nel corso della trasmissione, non sarebbero state trovate tracce di Dna sul flauto fatto trovare da Marco Accetti a “Chi l’ha visto?”. Non ancora concluse le analisi su altri tipi di tracce. Nel corso della puntata la dr.ssa Marina Baldi, genetista consulente della famiglia Orlandi, ha descritto la metodologia seguita dalla polizia scientifica per i rilievi sullo strumento.
A “Chi l’ha visto?” ha parlato la madre di Josè Garramon, il bambino investito da Marco Accetti con il suo furgone nel 1983, che si chiede se è possibile riaprire il caso alla luce delle nuove dichiarazioni del fotografo, in contraddizione con quelle rese al processo che lo vide condannato per omicidio colposo e omissione di soccorso. Il console dell’Uruguay dell’epoca, Octavio Brugnini, ha ricordato che riferì al suo governo i suoi forti dubbi sulla tesi dell’incidente.
Dopo aver visto nella puntata dell’8 maggio la fotografia di Accetti del 1983, altre persone hanno contattato il programma per riferire episodi legati alle sue attività in quel periodo.
Uno spettatore ha segnalato un’altra foto dal sito Internet di Accetti, intitolata “Lasciare i corpi”, che raffigura un cadavere abbandonato e un uomo che ritorna verso un furgone con il portellone posteriore aperto. Una immagine che appare inquietante alla luce di quanto Accetti dichiarò quando venne fermato, sporco di sangue, e gli fu detto che aveva investito un bambino.
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[Video - La puntata del 15 maggio 2013]