Padova, 20/10/2011 - Una badante romena rimasta senza lavoro: i Carabinieri di Padova hanno dato un nome alla donna il cui corpo è stato trovato ieri nel fiume Piovego a Noventa Padovana, con i piedi legati da una corda girata tre volte attorno al collo. Le mani libere. La badante era rimasta senza alloggio ed era ospite temporanea nella casa di un padovano, a poche centinaia di metri da dove è stato trovato il corpo. L'uomo l'ha vista ieri sera, ma quando si è svegliato stamattina - ha raccontato agli investigatori - non l'ha trovata in casa. Dal primo esame medico, il cadavere - con addosso una felpa in pile, pantaloni, scarpe da ginnastica, nessun documento d'identità - non presentava segni di violenza. Al momento del ritrovamento il corpo non era ancora rigido, la morte risaliva a non molto tempo prima. Per tutta la giornata sono stati setacciati gli argini del fiume e le vicinanze, alla ricerca di qualche traccia che potesse spiegare l'accaduto: una ricognizione del canale fino alla chiusa, che dista circa tre chilometri, per trovare elementi utili alle indagini. Infine i militari hanno rintracciato una nipote, l'ultima che l'ha sentita il 18 ottobre, per telefono. La zia appariva serena e normale, ha detto la parente, ma aveva sofferto molto per la morte dell'anziana che stava accudendo. Ed era certo preoccupata perche' non era riuscita a trovare un altro anziano da assistere. Zia e nipote non si sentivano spesso, circa una volta al mese. Tra le ipotesi, ora, anche che la donna possa essersi gettata volontariamente nelle acque del fiume, che possa aver fatto tutto da sola, legandosi i piedi e avvolgendosi la corda attorno al collo per non cedere alla tentazione di salvarsi. O che abbia cercato di farsi trascinare sul fondo da qualcosa fissato alla corda che aveva al collo e ai piedi.