Sesso:M
Età:13 (al momento della scomparsa)
Statura:168
Occhi:castani
Capelli:castani
Abbigliamento:al momento della scomparsa indossava un giubbotto nero, dei jeans scuri, e delle scarpe da ginnastica.
Scomparso da:Lineri - Misterbianco (Catania)
Edizione:1999/2000
Data della scomparsa:26/02/2000
Data pubblicazione:29/02/2000
Giuseppe Sammiceli, 13 anni, il 26 febbraio 2000 è scomparso da Lineri, frazione di Misterbianco (Catania). Quel pomeriggio è uscito di casa intorno alle 15:30 dicendo ai genitori che sarebbe andato in piazza. Verso le 16:15 si è recato a casa della zia chiedendo al cuginetto di custodirgli una bicicletta mal ridotta che aveva trovato nella spazzatura. Secondo la signora il nipote era un po' agitato e sembrava avere fretta. Un'ora dopo, il ragazzino è stato visto da un parente a 150 metri da casa. Le intense ricerche, alle quali ha partecipato tutto il paese, fino ad ora non hanno portato a nulla. In particolare le unità cinofile si sono orientate verso la zona delle 'sciarose', dove Giuseppe e i suoi amici spesso andavano a giocare esplorando grotte e cunicoli. Due giorni prima della scomparsa Giuseppe aveva chiesto ad una zia delle candele, che forse gli servivano proprio per una delle sue gite alle sciare.
Nonostante il grande allarme e l'impegno degli inquirenti, Giuseppe non è stato ancora ritrovato e l'angoscia dei familiari è aumentata. Il padre lo ha cercato giorno e notte. Nel collegamento in diretta da Lineri, nel corso della puntata del 7 marzo, la madre ha rivolto un appello alle mamme degli amici del figlio, in particolare a quelle dei ragazzi interrogati dalla Polizia, nella speranza che qualcuna di loro sia in grado di dare una mano alle indagini. Rivolgendosi a loro ha detto: "Voglio rivolgere un appello alle mamme degli amici di mio figlio, specialmente alle mamme dei ragazzi che sono stati interrogati. Se qualche mamma sa qualcosa, se ha sentito qualcosa dal figlio, ci aiuti, lo dica, poi al dopo ci penseremo. Ora la cosa più importante è pensare a mio figlio che non c'è."
"Come lui non ce ne sono" così dicono di Giuseppe i compagni di scuola. Lo hanno descritto come un ragazzino vivace che spesso marinava la scuola, organizzava gite avventurose nelle 'sciare' di Lineri e, a volte, giocava a fare il bullo frequentando ragazzi più grandi. Il 26 febbraio aveva detto a scuola che nel pomeriggio doveva fare qualcosa d'importante. Forse per questa ragione si era sentito anche più sicuro di sé, tanto che quella stessa mattina aveva fatto la 'dichiarazione' ad una ragazzina. Nessuno ha saputo dire cosa doveva fare o chi avrebbe dovuto incontrare.