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Scomparso

Fabio Foti

Sesso:M
Età:35 (al momento della scomparsa)
Statura:162
Occhi:azzurri
Capelli:castani
Scomparso da:Roma
Edizione:1997/1998
Data della scomparsa:26/01/1998
Data pubblicazione:03/02/1998

Fabio Foti, 35 anni, vive da solo nel quartiere Prati di Roma. Da diversi anni lavora come ragioniere, con contratti a termine, presso la sede della "Sony" di Via Fusco, nella zona della Balduina. Il 26 gennaio 1998 si è recato regolarmente al lavoro. La sera, secondo la testimonianza dei suoi colleghi ha lasciato l' ufficio verso le 19:15. Da quel momento non si sono più avute sue notizie. La mattina successiva, il padre ha trovato il suo appartamento in perfetto ordine ed il letto intatto. In casa c' erano il suo cellulare, le chiavi della macchina (regolarmente posteggiata sotto casa) e il passaporto.

  • 17 febbraio 1998

    Dopo alcune segnalazioni giunte in trasmissione, Antonino Foti, padre di Fabio, e la cugina Carla Macrì hanno lanciato in diretta un nuovo appello. Nel corso della trasmissione sono arrivate altre due telefonate che segnalavano la presenza di Fabio Foti nella capitale. Una donna, in particolare, avrebbe visto il ragazzo scomparso nel quartiere Trionfale, non molto distante dal luogo dove Fabio lavorava e dove era stato visto le scorse settimane.

  • 11 maggio 1999

    La sorella di Fabio Foti ha rinnovato l'appello a chiunque possa aiutarli, in particolare i centri di accoglienza e gli ospedali che potrebbero averlo soccorso. "Sicuramente è passato molto tempo - ha detto - pertanto ricordare questo viso non sarà facile. Io mi rivolgo in modo particolare agli ospedali, alla Caritas, alle forze dell'ordine, a chiunque... E' come se si fosse improvvisamente aperta una voragine e se lo fosse inghiottito. Mio padre ed io siamo soli, impotenti, con tanto dolore, mille dubbi. Abbiamo fatto tutto, forse potevamo fare di più. Siamo disperati ed è per questo che mi rivolgo a tutti, perché è una cosa che può succedere a chiunque, ci può colpire tutti indistintamente, ed è un dolore indescrivibile. Non si accetta, non si può accettare, anche se ci si sforza di portare avanti la propria vita, ma se uno si ferma solo un attimo a pensare, impazzisce. Pertanto faccio appello a tutti affinché ci aiutino". Le telefonate anonime, che erano giunte a casa Foti fino a Pasqua del '98, non hanno avuto alcun riscontro. Anche dalle indagini, fino ad oggi, non risultano elementi utili.

  • 24 febbraio 2003

    Fabio Foti, al momento della sua scomparsa, era stato dimesso da soli dieci giorni dall'ospedale, dove gli era stata diagnosticata una labirintite da virus. Per questo non guidava più, aveva paura di perdere il controllo dell'auto, e faceva il percorso per tornare a casa dall'ufficio a piedi. Solo dopo la sua scomparsa, la sorella aveva scoperto che si era rivolto al Centro di Igiene Mentale del suo quartiere e la diagnosi era stata ansia da stress e una leggera forma di depressione. Fabio Foti non aveva spiegato esattamente la sua situazione a nessuno. Il capitano Giorgio Manzi, comandante della IV sezione del Reparto Operativo dei Carabinieri di Roma, ha raccontato: "Problemi di lavoro sono stati individuati, ma erano di una portata tale da non giustificare altre ipotesi diverse da quella della scomparsa. Furono fatte anche delle perlustrazioni a cavallo dei parchi romani, in particolare nella zona di Monte Mario, perchè il il giovane frequentava quella zona e le ultime indicazioni certe lo avevano segnalato là. Abbiamo anche effettuato, sotto la direzione dell'autorità giudiziaria romana, una verifica attraverso la comparazione del Dna di tutti i cadaveri rimasti sconosciuti, dal 1998, sul territorio italiano. Tutte le operazioni hanno dato esito negativo". Fabio Foti non aveva problemi economici, non aveva nemici, non aveva subito traumi da procurargli un disagio insopportabile. Perché cinque anni di ricerche non hanno dato nemmeno un indizio? "Io lo aspetto ancora, con la speranza che possa ritornare. Tutte le sue cose sono qua", ha ribadito il padre dello scomparso.

  • 10 marzo 2003

    Dopo la trasmissione del 3 marzo scorso sono arrivate diverse segnalazioni che si concentrano in due zone della capitale: l'Eur e via Nazionale. Secondo queste ultime testimonianze un uomo somigliante a Fabio Foti vivrebbe per strada. Una commerciante, rivedendo la foto in cui Fabio Foti ha la barba, ha raccontato di conoscere un uomo, molto somigliante, che da circa sette otto mesi frequenterebbe di tanto in tanto il suo negozio di alimentari. Seguendo un'altra segnalazione, "Chi l'ha visto?" si è imbattuto in un'altra storia, quella di un ragazzo che ha detto di chiamarsi Corrado, un giovane dall'accento settentrionale, che vive sulle panchine di via Nazionale. Forse anche lui si è allontanato dalla sua famiglia che magari lo sta cercando.

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