Sesso:M
Età:27 (al momento della scomparsa)
Nazionalità:Italiana
Statura:154
Occhi:castani
Capelli:castani
Scomparso da:Stoccolma
Edizione:2004
Data della scomparsa:01/01/1969
Data pubblicazione:19/04/2004
Emigrato a Stoccolma da Cassino (Frosinone) negli anni '60 con un fratello minore, nel 1968 Gianni Avallone aveva avuto una figlia, chiamata Anna Maria, dalla donna finlandese con la quale viveva in Svezia e con la quale voleva sposarsi. Atteso in Italia a giugno del 1969 per le pratiche del matrimonio, non è mai arrivato. Sono arrivate invece voci confuse, che riferivano di una rottura drammatica tra Avallone e la compagna per la scoperta dell'infedeltà di lei. Dopo l'episodio, la donna avrebbe ceduto la piccola Anna Maria a una sorella senza figli di Helsinki, causando una lite con Avallone. Questi, in seguito al ferimento della convivente, credendola morta, si sarebbe allontanato senza dare più sue notizie. I parenti, subito partiti da Cassino, non riuscirono a rintracciarlo né ad avere dalla donna notizie della bambina, che non hanno mai potuto conoscere. Dopo inutili ricerche e un appello su un giornale locale, tornarono in Italia senza fare denuncia di scomparsa, temendo di aggravare la posizione del congiunto. Oggi la madre Gerarda, novantenne, non ha altro desiderio che poterlo rivedere.
Dopo la trasmissione del 19 aprile scorso, Valentina Prato, la giornalista del quotidiano "La Provincia" di Cassino (Frosinone) che si sta occupando del caso, con l'aiuto di un gentile e caparbio funzionario dell'ambasciata italiana ad Helsinki è riuscita a trovare il numero di telefono cellulare di Anna Maria, la figlia di Gianni Avallone. Roberto, uno dei fratelli dell'uomo scomparso, si è recato in Finlandia. Nel corso del commovente incontro a casa della giovane donna, Anna Maria ha raccontato di essere cresciuta ospite di una zia ed ha riferito una versione della madre sulla drammatica separazione da Gianni Avallone. Di lui Anna Maria ha solo poche foto e un gran desiderio di ritrovarlo. La Polizia finlandese ha conservato il fascicolo relativo ad Avallone: ogni possibile reato relativo al ferimento della convivente è ormai prescritto e non ci sono imputazioni a suo carico. Non è stato possibile ascoltare la convivente, che ha detto di non essere ancora pronta a parlare di questa storia.
Alcuni elementi nuovi fanno sperare che Gianni Avallone non abbia compiuto gesti estremi dopo il litigio con la convivente. Tra le sue cose riportate in Italia dalla famiglia è stato trovato solo ora un ritaglio di giornale nascosto dentro il risvolto di una vecchia agendina. Nell'articolo di un giornale di Stoccolma, senza data, si parla del fatto di cronaca di sui Avallone si era reso protagonista il 27 giugno 1969, delle condizioni di salute non gravi della convivente e del mandato di cattura. Quest'ultimo è stato emesso due mesi dopo il ferimento. Inoltre sono state trovate, a nome di Avallone, ricevute del noleggio di un motorino restituito il 31 luglio 1969. Ma a far rinascere la speranza è stato più di tutto un episodio accaduto dopo la trasmissione del 17 maggio scorso. Un uomo, qualificatosi come Giovanni, ha chiamato la casa di un vecchio intimo amico di Avallone a Stoccolma che conserva ancora lo stesso numero telefonico dell'epoca. L'amico nel frattempo è deceduto e ha risposto la moglie, che non parla svedese come invece richiesto dall'interlocutore.