Sesso:F
Età:66 (al momento della scomparsa)
Statura:165
Occhi:azzurri
Capelli:biondi
Scomparso da:Pilzone frazione di Iseo (Brescia)
Edizione:1996/1997
Data della scomparsa:13/02/1995
Data pubblicazione:25/02/1997
Wanda Slavich, 66 anni, vive a Milano con il marito e la figlia. Nel primo pomeriggio del 13 febbraio 1995 il marito ha riferito agli inquirenti di averla accompagnata in auto alla stazione di Brescia dopo aver trascorso il week-end nella loro casa sul lago d'Iseo. La signora desiderava rientrare a Milano prima del marito, che doveva trattenersi ancora per un giorno. Non trovando posteggio, la signora sarebbe scesa dall'auto avviandosi da sola verso la stazione. Da quel momento nessuno l'ha più vista. Avrebbe dovuto prendere il treno delle 15:50 per il capoluogo lombardo, dove c'era la figlia ad attenderla ma alla stazione di Brescia non l'ha notata nessuno e non risulta che abbia comprato il biglietto. Quello stesso giorno la Polizia Ferroviaria ha ritrovato la sua borsa nella sala d'aspetto vicino al binario 2, da dove partiva il treno per Milano. Dentro la borsa c'era solo la tessera sanitaria con il cognome da nubile. Il portafoglio, che conteneva anche la carta d'identità, è stato ritrovato all'interno di un sacco postale con la corrispondenza raccolta a Brescia la mattina del 14 febbraio seguente ed è stato recapitato un mese dopo all'ufficio di polizia competente, che a sua volta lo ha inviato ai familiari per posta.
Nel corso dello speciale del primo marzo '99 la figlia della signora Wanda Slavich ha lanciato un nuovo appello a chiunque possa aiutarla ad aggiungere nuovi elementi utili a chiarire la scomparsa della madre. In particolare si è rivolta alle due ragazze che quel pomeriggio del 13 febbraio 1995 segnalarono alla Polfer il ritrovamento della borsa alla stazione di Brescia.
Sono trascorsi quasi cinque anni dalla scomparsa di Wanda Slavich e la figlia Luisa non ha abbandonato la speranza di poterla ritrovare. "Mia mamma - ha detto - "può essere viva o morta, ma qualcuno che l'ha incontrata, o che ha visto qualcosa quel giorno, ci deve essere per forza. Non posso pensare che si sia volatilizzata e quindi faccio ancora una volta appello a chi sa di dire qualcosa, di farsi vivo, magari dietro anonimato. Che mi renda partecipe di ciò che sa, perché solo il sapere potrebbe darmi il vero conforto per andare avanti superando il dubbio che rode dentro". Una ipotesi potrebbe far sperare che la signora Slavich possa essere ancora in vita: quella che potesse aver perso la memoria del suo passato più recente, conservando, come a volte accade, vecchi ricordi, magari legati all'infanzia e all'adolescenza. E' per questo che la figlia Luisa ha provato a cercare ancora nella città di Fiume (Croazia), dove la madre aveva vissuto in una casa di via Pomerio fino all'età di 17 anni, e dove forse la donna potrebbe aver desiderato di ritornare.
"Mi sembra ieri il giorno in cui mia madre è scomparsa, invece sono già passati dieci lunghi anni, e la ferita nel mio cuore è ancora aperta". Sono queste le prime parole della lettera che la figlia ha indirizzato, tramite la trasmissione, a Wanda Slavich, scomparsa il 13 febbraio 1995. "Wanda, una grande donna", ha continuato la figlia, "che diceva di aver ottenuto dalla vita anche di più di quanto si fosse aspettata. Io ringrazio ancora oggi il Signore per averla avuta come mamma, perché ha sempre saputo darmi quell'amore profondo che porto ancora dentro di me e che mi ha sempre dato una grande forza interiore, forse anche quella di riuscire a convivere ancora oggi con questo grande dolore, che è il non sapere che cosa le è successo. Quante volte mi è mancato un suo consiglio, il suo straordinario conforto, il suo dolce sorriso. Mio padre, già dopo qualche giorno dalla scomparsa di Wanda, ha avuto la sensazione che lei non fosse più in vita. Il mio inconscio rifiuta l'ipotesi della morte, preferisco pensarla ancora viva da qualche parte e che non soffra, piuttosto che escludere del tutto di poterla un giorno rincontrare. Questo miracolo […] qualcuno in grado di compierlo esiste, perché qualcuno che sa cosa è successo deve pur esserci, o perché ha visto, o perché si è imbattuto in Wanda in questi anni. Anche un dettaglio che sembra insignificante può essere fondamentale. Sarebbe comunque una luce in questo buio profondo di mistero che circonda la vicenda. Il non sapere nulla, vivere col dubbio costante, è come una ferita che non si rimargina mai. Trovare una risposta a questo quesito […] sarebbe come rinascere, uscire da un tunnel soffocante".
Sono trascorsi più di 14 anni dalla scomparsa Wanda Slavich e ancora la vicenda è avvolta da un alone di mistero. Che cosa è accaduto quel pomeriggio del 13 febbraio del 1995? La figlia, Luisa Scagliori torna a Chi l’ha visto con la speranza di poter ancora abbracciare sua madre.