Sesso:F
Età:26 (al momento della scomparsa)
Nazionalità:Italiana
Statura:170
Occhi:castani
Capelli:biondi
Segni particolari:Ha i capelli tinti biondi ondulati di lunghezza media,porta le lenti a contatto.
Scomparso da:Mesagne (Brindisi)
Descrizione:Le due donne si sono allontanate su una FORD FIESTA bianca targata BAD02327.
Edizione:1997/1998
Data della scomparsa:24/09/1997
Data pubblicazione:21/10/1997
Antonia Calò, pensionata di 60 anni, e la figlia Daniela Romano di 26 anni, scompaiono misteriosamente da Mesagne (BR) lo scorso 24 settembre. Le due donne si sono allontanate dalla loro abitazione a bordo della macchina di Daniela, una Ford Fiesta bianca targata BA D02327, nel primo pomeriggio.
Diversi elementi lasciano supporre che madre e figlia fossero uscite per tornare subito. Ad accorgersi della scomparsa delle due donne è stata, la mattina del 25 settembre, l'altra figlia Annarita. Gli investigatori indagano sulla vita di Daniela. Si parla di un suo presunto lavoro presso una chat - line di Lecce: notizia, questa, smentita dai parenti.
La ragazza, che non aveva ancora un impiego stabile, si è più volte trasferita a Taranto e Lecce. Il 16 settembre aveva preso in affitto, per un mese, un appartamento in un residence a San Cataldo, dove, però, ha dormito solo una notte. Sembra che, contemporaneamente, avesse affittato anche altri appartamenti. Recentemente, nonostante non amasse la vita di Mesagne, aveva manifestato l'intenzione di cercare un impiego vicino casa.
Nella vita di Daniela Romano c'è forse un uomo che potrebbe sciogliere qualche interrogativo sulla scomparsa sua e della madre. Nell'appartamento che aveva preso in affitto per un mese in un residence di San Cataldo c'erano, oltre ad alcuni vestiti ed effetti di Daniela, anche indumenti maschili. A trovarli, ai primi di ottobre, è stata la sorella di Daniela Romano, che in trasmissione ha anche parlato di una persona, un certo Giuseppe, che il 14 settembre '97 avrebbe telefonato dicendo di aver accompagnato Daniela all'ospedale di Lecce. Notizia verificata come infondata proprio dalla signora Antonia Calò.
Il giorno della loro scomparsa, Antonia Calò e Daniela Romano avevano intenzione di percorrere diversi chilometri in auto. Quella mattina, infatti, Antonia Calò avrebbe chiesto al meccanico, che aveva appena riparato la Ford Fiesta della figlia, se la vettura fosse in ordine. Sembra che la donna si sia sincerata più volte del buon funzionamento dell'auto, dicendo che avevano un po' di strada da fare e non volevano trovarsi a piedi. La testimonianza del meccanico, già raccolta dagli investigatori, è stata riferita in trasmissione dalla sorella della ragazza scomparsa.
Solo recentemente il padre di Daniela Romano ha trovato nel garage di casa un libro nel quale erano conservate le chiavi del residence di San Cataldo, una ricevuta dell'affitto, un certificato di deposito al portatore per la somma di 10.000.000 e 320.000 lire in contanti. In una scatola in casa c'erano anche altre 300.000 lire. Cercando nella vita della ragazza si è scoperto che aveva una doppia vita a Lecce, dove aveva affittato diversi appartamenti, alcuni anche contemporaneamente. Negli ultimi mesi prima della scomparsa la ragazza si accompagnava ad un uomo che non è stato mai possibile individuare. Forse è quel Giuseppe che aveva telefonato a casa Romano il 14 settembre 1997? In ogni caso sarebbe molto importante che questa persona si facesse viva, nel modo che ritiene opportuno, per aiutare a chiarire la vicenda. Il signor Romano crede che la sparizione della moglie e della figlia sia legata alla vita sbandata di Daniela Romano. Cercando di aiutarla la madre si sarebbe trovata in una situazione dalla quale non è potuta uscire.