21 novembre 2003

Le ricerche finora non hanno portato a nulla, anche il fiume Nera è stato dragato senza esito. La magistratura, intanto, ha formulato contro ignoti l'ipotesi di "istigazione al suicidio". Vera Marro aveva inviato un sms ad amici e amiche in cui li ringraziava e li salutava. I tabulati telefonici hanno confermato che i messaggi sarebbero partiti proprio dal tratto del fiume Nera dove sarebbe stata trovata la sua borsa. Nella borsa di Vera Marro è stato trovato un messaggio rivolto ai medici, scritto proprio sul foglio di dimissioni dell'ospedale da cui era uscita volontariamente: discolpa i medici e poi dice che è colpa sua perché non sa parlare, poi saluta i colleghi di lavoro. Dalla borsa sarebbero stati sottratti 200 euro, un orologio Swatch e il cellulare. Un testimone avrebbe visto il motorino della Marro parcheggiato sul ponte del fiume Nera prima che venisse ritrovato: "La prima volta che l'ho visto era domenica sera, verso le sette e mezzo. Passavo di qua andando verso casa con la macchina. Poi, ripassando la mattina successiva per andare al lavoro, ritornando all'una a pranzo e poi la sera, il motorino era sempre qua". Il convivente e la madre di Vera Marro pensano che lei sia ancora viva e continuano a cercarla, immaginando che si sia messa in viaggio da qualche parte.