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Scomparso

Flavio Messetti

Sesso:M
Età:37 (al momento della scomparsa)
Statura:180
Occhi:castani
Capelli:castani
Segni particolari:cicatrice molto grande sul lato sinistro del labbro superiore; una voglia color caffé latte sul lato destro fra collo e orecchio
Scomparso da:Caprino Veronese (Verona)
Edizione:2001/2002
Data della scomparsa:06/02/1999
Data pubblicazione:28/05/2002

Flavio Messetti viveva a Caprino Veronese con i suoi genitori. La notte del 6 febbraio 1999 l'uomo si è allontanato da casa per non farvi più ritorno. Flavio aveva lasciato la scuola al terzo anno dell'istituto Tecnico per geometri di Verona a causa di un aspro rimprovero del padre per una brutta pagella. Era dunque partito militare. Al ritorno - racconta la madre - il giovane era profondamente cambiato. Aveva poi lavorato per un breve periodo facendo consegne di frutta e verdura nei dintorni con un camioncino. Successivamente aveva trovato un impiego in una fabbrica di marmo rosso. "Era un lavoro pesante, aveva sempre mal di schiena", racconta la mamma. Così Flavio aveva deciso di rimanere a casa "per scrivere un libro". Nell'ultimo periodo l'uomo era stato preso da un vero e proprio fervore religioso. Raccontava che la Madonna era apparsa nella sua stanza da letto. Da allora Flavio pregava continuamente, e diceva di voler fare il missionario. Passava il suo tempo tra la parrocchia del Cristo della Strada, sulla statale per Verona, e la sua stanza. I rapporti con suo padre, operaio edile, si erano interrotti da tempo. Anche con la mamma le cose non andavano bene. Alla vigilia del Natale del 1998 lei gli aveva scritto una lettera, per cercare i ricucire la frattura che si era creata tra di loro. Ma non era servito a niente. Flavio si è allontanato la notte del 6 febbraio, con uno zaino sulle spalle e un fagotto sotto il braccio. Nella primavera del 2000 i Carabinieri hanno fermato un uomo che diceva di chiamarsi Flavio Messetti: affermava di essere in viaggio verso Roma in pellegrinaggio per l'anno santo. Durante la trasmissione ha telefonato un telespettatore: Flavio Messetti avrebbe trascorso un lungo periodo a Monteflavio, un paese in provincia di Roma. Si sarebbe fermato lì dal maggio del 1999 fino al luglio del 2000. "Si faceva chiamare Giona l'eremita, e diceva di aver fatto un voto: per tre anni sarebbe stato fuori dal mondo, senza comunicare con nessuno. Poi è andato via, e da allora non si è più fatto vedere".

  • 4 giugno 2002

    La telefonata del telespettatore arrivata durante la puntata andata in onda la scorsa settimana ha portato la ricerca nella zona di Monteflavio. Si trattava di una segnalazione attendibile: Giona l'eremita era il nome che Flavio Messetti si era dato già ai tempi in cui viveva a casa dei genitori. A Monteflavio, un paesino con milletrecento abitanti a cinquanta chilometri da Roma, Giona era arrivato una mattina di tre anni fa. Piano piano gli abitanti di Monteflavio avevano preso confidenza con quello strano eremita che viveva nel bosco, senza parlare mai con nessuno, che camminava appoggiandosi a due bastoni. Giona aveva deciso di fare un voto: per tre anni avrebbe vissuto in completa solitudine. Si rivolgeva agli altri in un modo particolare, scrivendo quel che voleva dire su un taccuino. Gli abitanti di Monteflavio lo avevano aiutato a costruirsi una capanna, gli portavano cibo e libri da leggere; con il tempo anche lui si era abituato alle loro visite. Visite che erano diventate sempre più frequenti. Fino a che, nel luglio del 2000, Giona aveva deciso di allontanarsi. Prima di andar via, Giona aveva scritto una lettera al proprietario del terreno dove era stata costruita la capanna: gli aveva comunicato la sua intenzione di riprendere il viaggio verso Roma, in silenzio e solitudine. Aveva inoltre promesso di farsi rivedere al termine del voto, nel gennaio del 2002. Il nove agosto del 2000 uno degli abitanti di Monteflavio ha visto su un giornale - a corredo di un articolo dedicato ai pellegrini in visita alla Basilica di San Paolo fuori le mura - la foto di Giona. E' questa l'ultima traccia della sua presenza.

  • 1 luglio 2002

    Dopo la trasmissione del 28 maggio sono arrivate numerosissime telefonate ed e-mail che segnalavano la presenza di Flavio Messetti, detto Jona, in varie parti d'Italia, ma prevalentemente a Roma, all'interno di basiliche o nei pressi di istituti religiosi. Una di queste segnalazioni potrebbe rivelarsi risolutiva. Si tratta di un uomo che vive su un marciapiede della capitale; non vuole farsi avvicinare, e si copre con un ombrello. La madre di Flavio, che ha assistito alla trasmissione, lo avrebbe riconosciuto. Nei prossimi giorni si recherà a Roma per avere la certezza che si tratta proprio di suo figlio.

  • 20 febbraio 2013

    Martedì 19 febbraio intorno alle 11 è arrivata una telefonata a casa Messetti, ma la madre non ha fatto in tempo a rispondere. Attraverso l’operatore telefonico la signora ha ottenuto il numero del chiamante, sia pur privo delle ultime due cifre, e il luogo di origine della chiamata: una località del Bhutan, un piccolo stato asiatico. Anche il Ministero degli Esteri ha confermato l’informazione che ha riacceso le speranze dei familiari. Prima della sua scomparsa, infatti, Flavio Messetti aveva manifestato l’intenzione di raggiungere l’Asia per portare conforto ed aiuto ai più bisognosi.

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