Sesso:M
Età:53 (al momento della scomparsa)
Corporatura:robusta
Statura:172
Occhi:neri
Capelli:brizzolati
Abbigliamento:completo grigio, golf rosso, camicia verde chiaro, scarpe nere, fede nuziale, anello con due zaffiri e un brillante, orologio quadrato con cinturino d'oro.
Segni particolari:Ha una cicatrice sulla mano destra; ha bisogno di prendere ogni giorno un farmaco a prescrizione medica obbligatoria
Scomparso da:Cusercoli Frazione di Civitella di Romagna (Forlì)
Edizione:1997/1998
Data della scomparsa:26/05/1992
Data pubblicazione:03/02/1998
Romolo Donà, detto Remo, è stato visto l'ultima volta il 26 maggio 1992 a Cusercoli, una piccola frazione di circa seicento abitanti. Qui viveva con la moglie e le due figlie, dopo aver gestito un forno per la produzione di pane. Uscito di casa intorno alle sei di mattina, dopo un caffè al bar ed una visita al medico di famiglia, il signor Donà ha scambiato qualche parola con un amico dicendo che doveva recarsi a Forlì per rinnovare la patente. Un mese prima, tra l'altro, aveva avuto un incidente d'auto piuttosto serio, che l'aveva costretto qualche giorno a letto, e da un paio di settimane aveva comprato un'auto nuova, che però è rimasta in garage. Nei giorni precedenti la scomparsa Romolo Donà ha parlato alla moglie e al fratello minore, con molto entusiasmo, di un nuovo amico conosciuto da poco. Anche il medico ha confermato che, nel loro ultimo incontro, l'uomo gli aveva confidato la stessa cosa. Dopo la trasmissione del 9 febbraio 1993 numerose telefonate hanno segnalato Donà a Forlì e nei paesi vicini. In particolare un conoscente dice di averlo incontrato e salutato in un bar del capoluogo il 28 maggio '92. Le indagini bancarie hanno rivelato che lo scomparso aveva trasferito tutti i suoi risparmi in una banca di un paese vicino a Cusercoli e che, alcuni giorni prima, aveva fatto un prestito di 41 milioni ad un amico. Questi avrebbe dichiarato di aver restituito la somma, frazionandola in 10 assegni consegnati a Dona'. Nessuno di questi assegni, pero', risulta incassato dallo scomparso. Ulteriori indagini venivano disposte dalla magistratura a seguito di un ampio e dettagliato promemoria, redatto dalla famiglia, depositato alla procura di Forlì