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Scomparso

Maurizio D'Alò

Sesso:M
Età:38 (al momento della scomparsa)
Statura:178
Occhi:castani
Capelli:castani
Scomparso da:Chieti
Edizione:2002/2003
Data della scomparsa:30/11/1998
Data pubblicazione:28/04/2003

Maurizio D'Alò, 38 anni, è scomparso da Chieti nel novembre del 1998. La sera prima della scomparsa sarebbe uscito con un amico con il quale avrebbe partecipato alla riunione dei pescatori e poi cenato in una pizzeria di Chieti Scalo. Poi sarebbe passato a prendere i soldi delle macchinette dal bar Europa di Villamagna, vicino Chieti, un locale che l'uomo aveva preso in gestione con la moglie e il cognato. Sempre accompagnato dall'amico avrebbe raggiunto Francavilla a Mare per recarsi dalla donna con la quale aveva una relazione, proponendole di partire insieme. Da quella sera nessuno lo avrebbe più visto. Il 30 dicembre del 2002, a Sanbuceto, nella periferia industriale di Pescara, è esploso il deposito di cancelleria dell'azienda della moglie dell'uomo scomparso. La donna, Raffaella Panaro, ha denunciato proprio il marito, sostenendo che sarebbe stato lui a far esplodere una bomba carta nel suo deposito e di averlo visto scappare. La sorella di Maurizio D'Alò ha spiegato: "Mia cognata accusava mio fratello di aver buttato una bomba carta in questo ingrosso e di aver fatto saltare tutto. Lei si trovava addirittura dentro l'ufficio. Lui aveva anche una relazione extra coniugale durata moltissimi anni. Tutti lo sapevano, amici parenti, la moglie. Mio fratello aveva promesso che avrebbe chiuso la storia con la moglie. Però poi non è stato, così perché addirittura si è messo in società con lei. Qualche giorno prima della scomparsa risulta una transazione che mio fratello fece a nome della moglie, perché lui era entrato in società con la sua azienda. Io ricordo di aver visto mio fratello con la moglie al supermercato. Era un po' strano, aveva gli occhi lucidi. Erano preoccupati tutti e due. Disse che avevano avuto dei problemi, si parlava di debiti. Tutti quanti si sono chiusi, dicendo che è andato all'estero. Invece c'è chi addirittura sostiene la tesi che mio fratello sia stato ammazzato. Ma da chi? I parenti stretti di Maurizio D'Alò si aspettano dunque che gli amici dicano qualcosa, se sanno. Nel frattempo la Procura, i Carabinieri di Chieti e la Questura di Pescara indagano su più fronti e non è escluso che si riesca a fare luce sia sulla scomparsa di Maurizio D'Alò sia sull'incendio del magazzino.

  • 5 maggio 2003

    Licenziatosi il 20 marzo del '98, Maurizio D'Alò ha investito la liquidazione, pari a circa 150 milioni di lire, in attività commerciali volute dalla moglie, ma che presto si sono rivelate fallimentari. La scomparsa di Maurizio D'Alò risale proprio a quel periodo, l'autunno del '98. La denuncia di scomparsa è stata fatta dalla sorella Catia 10 mesi più tardi, nel settembre del '99, non a Chieti ma a Pescara. Fiorella D'Alò, altra sorella dello scomparso, ha raccontato: "Mio padre è andato alla Polizia per avere qualche spiegazione per fare la denuncia di scomparsa del figlio e gli hanno detto che non aveva nessun diritto di farla. L'unica persona che poteva fare la denuncia di scomparsa era la moglie". Oggi le indagini si stanno svolgendo su due fronti: la Procura e i Carabinieri di Chieti indagano sull'esplosione del deposito e la Questura di Pescara sulla scomparsa. Nel frattempo Raffaella Panara, moglie di D'Alò, sembra che abbia corretto la sua versione sull'esplosione del deposito. Avrebbe detto: "Sono stata spinta alle spalle da qualcuno e mi è sembrato di riconoscere la voce di mio marito".

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