Roberto Frau è scomparso il 29 dicembre 2001 da Houilles, una cittadina appena fuori Parigi. Da molti anni commerciava in auto usate. Lionello, il fratello più grande ha raccontato: "Comprava anche macchine usate, macchine abbastanza recenti, belle macchine insomma. In Francia, in Italia, dove c'era il mercato migliore lui andava. Problemi in questo ramo ne ha avuti uno o due, ma niente di particolare. Ha avuto un problema in Italia e ha fatto anche sei settimane di carcere a Monza perché è stato preso, questo è quello che è stato detto, con una macchina che era rubata. Lui non lo sapeva, è andato a comprare questa macchina e si è risolto che era rubata". In attesa del processo Roberto Frau è tornato in Francia, nella roulotte parcheggiata nel giardino di casa della madre, dove conduceva anche i suoi affari e riceveva i clienti. Secondo il fratello, da qualche tempo Roberto Frau sembrava essere molto nervoso. Il giorno della scomparsa, mentre stava uscendo, la madre lo ha visto con due uomini. Quando è tornata, qualche ora dopo, il figlio non c'era più. Le luci nella roulotte erano accese e la porta era aperta. All'interno l'uomo ha lasciato anche i suoi documenti. Jislenne, una nomade francese appartenente a una famiglia di giostrai, di cui Roberto Frau è amico e sembra che fosse molto innamorato, ha raccontato di aver assistito a strane telefonate nel periodo precedente alla sua scomparsa. L'uomo avrebbe usato uno strano linguaggio, quasi un gergo, non usuale per lui, che la donna ha definito bizzarro. Jislenne ha rivolto a Roberto Frau un appello: "Roberto, ti parlo con il cuore. Spero, credo, che tu mi ascolti. Dunque cerca di non far soffrire più le persone che ami e di non soffrire tu. Contattaci, per favore. Ti abbraccio molto molto forte. Non so cos'altro dirti. E' un po' difficile".