Sesso:F
Età:22 (al momento della scomparsa)
Statura:162
Occhi:castani
Capelli:castani
Abbigliamento:una maglietta ed un paio di jeans.
Segni particolari:braccio destro e gamba destra offesi
Scomparso da:Acireale (Catania)
Data della scomparsa:04/06/2012
Data pubblicazione:18/09/2020
Aperta inchiesta della procura di Catania sulla scomparsa di Agata Scuto, sparita otto anni fa da Acireale. Dopo gli appelli di “Chi l’ha visto?” solo una segnalazione, ma non è lei.
Agata Scuto: Non ci sono tracce della ragazza scomparsa nella cantina e nel giardino di casa. Trovate tracce di sangue su un pezzo di metallo che era nella disponibilità dell’ex compagno della madre, indagato per omicidio. Disposti accertamenti irripetibili.
Rosario Palermo, ex convivente della mamma di Agata Scuto, è arrestato dai Carabinieri di Acireale per omicidio e occultamento di cadavere. Il caso della ragazza scomparsa nel 2012 era venuto alla luce nel 2020 dopo le segnalazioni a “Chi l’ha visto?”. La procura di Catania, che aveva aperto una indagine su di lui, in un comunicato spiega che l’uomo "aveva instaurato un rapporto particolare con la ragazza", "fornito false notizie sui suoi spostamenti" e "cercato di inquinare le prove". Intercettato mentre parlava da solo in auto “spaventato dal suo possibile arresto, manifestava il proprio timore che il corpo di Agata Scuto venisse trovato in un casolare a Pachino e che sì accertasse che la stessa era stata strangolata e bruciata, riflettendo sulla necessità, inoltre, di recarsi sul luogo per verificare cosa fosse rimasto del cadavere". Secondo la procura, il giorno della scomparsa di Agata Scuto, Palermo "non si era recato né a raccogliere lumache nella piana di Catania né a raccogliere origano sull'Etna, come dallo stesso sostenuto negli interrogatori". Non solo. Il sospetto degli inquirenti è che l'uomo "avrebbe cercato di inquinare le prove, non solo ottenendo da dei suoi conoscenti la conferma del suo falso alibi, ma addirittura predisponendo una complessa messa in scena per simulare delle tracce tali da giustificare la ragione per la quale il giorno della scomparsa di Agata si era gravemente ferito ad una gamba" sostenendo che era stato a causa di una caduta in montagna. "Al fine di inquinare le prove, l'indagato, durante le restrizioni alla libera circolazione dovute alla pandemia, spiega la Procura - avrebbe cercato di nascondere in una località sull'Etna un tondino di ferro intriso del suo sangue, tondino che avrebbe voluto fare ritrovare il giorno del suo arresto al fine di dimostrare il suo alibi e la sua innocenza".
Agata Scuto strangolata e il suo corpo bruciato? Rilievi dei Carabinieri in un casolare nelle campagne di Pachino, indicato da segnalazioni a “Chi l’ha visto?” sull’uomo arrestato. All’interno resti di abiti bruciati. Il fratello: “Un posto che fa paura, completamente isolato”.
Resta in carcere l’ex compagno della madre di Agata Scuto. Il Tribunale del Riesame ha respinto il ricorso di Rosario Palermo, accusato di omicidio e occultamento del cadavere della ragazza scomparsa nel 2012 da Acireale. Fu strangolata e il suo corpo bruciato nelle campagne di Pachino?
“Agata Scuto uccisa e fatta sparire perché incinta”: Ex convivente della madre della ragazza scomparsa nel 2012, Rosario Palermo, rinviato a giudizio per omicidio e occultamento di cadavere dal gup di #Catania. Prima udienza del processo l'11 ottobre. Un'altra ex compagna dell’uomo risponderà di favoreggiamento personale. Per lo stesso reato, la compagna attuale Sonia Sangiorgi ha patteggiato un anno e quattro mesi, pena sospesa, mentre l’amico Sebastiano Cannavò, che minacciò anche l’inviato di “Chi l’ha visto?”, ha ottenuto il giudizio abbreviato al 12 dicembre. Il corpo della ragazza scomparsa nel 2012 non è stato ancora trovato. Il sostituto procuratore Antonino Fanara, che ha coordinato le indagini dei Carabinieri di Acireale e del reparto operativo del comando provinciale di Catania, ha contestato a Palermo le aggravanti di avere commesso il fatto ai danni di una persona portatrice di handicap e per l'avere agito per motivi abietti, costituiti dall'intento di nascondere la gravidanza della ragazza e continuare la relazione con la madre. Rosario Palermo, arrestato il 17 gennaio, si è sempre dichiarato innocente.
Iniziato oggi il processo all’ex convivente della madre di Agata Scuto, Rosario Palermo, per omicidio e occultamento di cadavere della ragazza scomparsa nel 2012 da Acireale. Un'altra ex compagna dell’uomo, Rita Sciolto, risponde di favoreggiamento personale. Per lo stesso reato, la compagna attuale Sonia Sangiorgi ha patteggiato un anno e quattro mesi, pena sospesa, mentre l’amico Sebastiano Cannavò, che minacciò anche l’inviato di “Chi l’ha visto?”, andrà a il giudizio con rito abbreviato il 12 dicembre. Il corpo della ragazza scomparsa nel 2012 non è stato ancora trovato. Il sostituto procuratore Antonino Fanara, che ha coordinato le indagini dei Carabinieri di Acireale e del reparto operativo del comando provinciale di Catania, ha contestato a Palermo le aggravanti di avere commesso il fatto ai danni di una persona portatrice di handicap e per l'avere agito per motivi abietti, costituiti dall'intento di nascondere la gravidanza della ragazza e continuare la relazione con la madre. Rosario Palermo, arrestato il 17 gennaio, si è sempre dichiarato innocente.
“Rosario Palermo ha ribadito la sua innocenza. Ha ammesso i depistaggi, fatti perché temeva di essere incolpato di qualcosa che sa di non aver commesso. Frasi intercettate frutto di un delirio per lo stesso motivo”. L’avvocato Marco Tringali, legale dell’ex compagno della madre della ragazza scomparsa da Acireale nel 2012, che oggi ha parlato al processo per omicidio e occultamento di cadavere, rispondendo a tutte le domande. “La gravidanza non è certa e comunque per lui non era un problema, ha otto figli”. Mai ritrovato il corpo della ragazza, la cui scomparsa da Acireale nel 2012 è stata scoperta anni dopo grazie a una segnalazione a “Chi l’ha visto?”.
Non in grado di deporre, secondo il medico legale, l’ultima testimone prevista al processo a Rosario Palermo. Si trattava di una parente della mamma, alla quale aveva detto di aver visto la ragazza dopo la scomparsa. Il 28 settembre la requisitoria del pubblico ministero. L’ex convivente della madre è imputato di omicidio e occultamento di cadavere. Per l’accusa la ragazza fu fatta sparire perché incinta.
Condannato all’ergastolo l'ex convivente della madre Rosario Palermo. La sentenza della Corte d’Assise di Catania per omicidio e occultamento di cadavere. “Non è vero che ha confessato, ricorreremo in appello”, dice il suo legale, avvocato Marco Tringali. “Fatta giustizia, mia figlia può riposare in pace, spero si trovi il corpo. Con lui vivevo nella paura”, il primo commento della mamma Mariella. “Dica dove sono le sue ossa”, quello dello zio paterno Daniele. “Da lui stesso consistenti elementi a suo carico”, ha sottolineato l’avvocato Alessia Modesti, legale della famiglia. Per l’accusa la ragazza fu fatta sparire da Acireale (Catania) nel 2012 perché incinta.