Beatriz Lebena Caldevilla, una turista spagnola originaria delle Asturie di 41 anni con una grande passione per i vulcani, è scomparsa il 14 maggio durante una escursione sulle pendici dell’Etna, a 3.300 metri di altezza. L'ultimo ad averla vista è stato il capo delle guide dell'Etna; l'ha incontrata alle sei di pomeriggio, a quota 2.700 metri, mentre saliva da sola. Sono molti i turisti che si avventurano in modo temerario per vedere il vulcano da vicino, correndo fortissimi rischi. Dopo quattro giorni di ricerche, è stata ritrovata la sua tenda a trenta metri dalla bocca del cratere. Da questo cratere, non in attività, fuoriescono gas tossici. E’ dunque molto probabile che la donna, avvicinatasi alla voragine - c’erano alcune orme che andavano verso il bordo -, abbia perso i sensi e sia scivolata sul terreno che qui è particolarmente franoso. Il vicebrigadiere Gallo, del soccorso alpino della Guardia di Finanza, si è calato per alcuni metri dal bordo del cratere, ma purtroppo di Beatriz Lebena Caldevilla non ha trovato alcuna traccia.