Sesso:M
Età:48 (al momento della scomparsa)
Statura:184
Occhi:verdi
Capelli:neri
Scomparso da:Condino (Trento)
Data della scomparsa:21/09/2002
Data pubblicazione:11/11/2002
Livio Condinelli, 48 anni, custode forestale, la mattina di sabato 21 settembre è andato con gli amici sui monti alle spalle di Condino (Trento) per una battuta di caccia al capriolo e al cinghiale. Quel giorno non poteva sparare al capriolo, perché dieci giorni prima ne aveva abbattuto già uno, ma riteneva di poter sparare al cinghiale. Quando, verso mezzogiorno, insieme al gruppo è tornato verso le auto, ha trovato ad attenderlo un guardiacaccia che gli ha contestato una infrazione al regolamento: non avrebbe potuto cacciare nemmeno il cinghiale. Secondo Dario Mottes, comandante della guardia forestale di Condino, la successiva discussione alla stazione del corpo si sarebbe svolta con toni del tutto pacati. Gli amici sospettano che l'uomo abbia reagito male a quella sanzione poiché nel pomeriggio non li aveva più raggiunti in montagna. Alle 13:45 l'uomo è uscito nuovamente di casa portando con sé una carabina senza cartucce di riserva. Da quel momento nessuno lo ha più visto. La sera la moglie e la figlia, rientrando, non lo hanno trovato a casa. "Livio è una persona molto onesta e corretta, quindi può darsi che questo episodio lo abbia in qualche modo scosso", ha detto la moglie. Le ricerche, proseguite in modo massiccio anche nei giorni seguenti, non hanno dato risultati. Nove giorni dopo la scomparsa ha avuto inizio una serie di 'visite' alle baite della zona, scassinate da qualcuno che ha portato via solo generi alimentari. Tutti in paese hanno pensato si trattasse di Condinelli e che l'uomo avesse scelto di vivere nel bosco. I familiari hanno anche lasciato la sua auto al rifugio dei cacciatori, aperta e con dentro cibo e vestiti, per vedere se si avvicinava. Ma l'auto non è stata toccata. Dopo un paio di settimane sono finiti i furti nelle baite.
Franca, la sorella dell'uomo scomparso, intervenuta telefonicamente nel corso della trasmissione, ha detto: "Ultimamente, quando c'era ancora la neve alta su in montagna, sono state trovate delle tracce dal fratello di Simonetta, la cognata. Sono tracce particolari, sulla neve molto alta, di una persona che cambiava valle e, che per non cadere giù, si era legato sotto i piedi dei rami di abete, tipo racchette. Queste tracce andavano verso un'altra valle, perciò io presumo che se lui si è allontanato da qui può anche darsi che qualcuno possa averlo visto, perché dall'altra valle poteva raggiungere diversi luoghi. Là in alto non poteva più starci perché c'era tanta neve. Questo è successo un mese e mezzo o due mesi fa. Spero che qualcuno possa averlo visto. Mio fratello conosceva ogni grotta, ogni anfratto. Da piccolo giocava con fionde e con archi e pescava con le mani. Di conseguenza io credo che potrebbe anche riuscire a nutrirsi con poco. Io ho la certezza che sia ancora vivo".
"Era andato via per uccidersi", ha ammesso la sorella Franca, "ma non ne ha avuto il coraggio", ha aggiunto. L'episodio accaduto il giorno della scomparsa aveva colpito Livio Condinelli in modo particolare perché veniva dopo la conclusione di una lunga, snervante e costosa vertenza legale, vinta, conseguente all'aver dimenticato di rinnovare la sua licenza di caccia. Aveva quindi vissuto come una ulteriore vessazione la contestazione subita. Le speranze dei familiari che possa essere ancora in vita sono legate a una segnalazione del maggio 2003 da Bolzano, dove due donne credono di averlo riconosciuto in un uomo senza fissa dimora che finora non è stato possibile rintracciare.