Luca, 14 anni, è scomparso il 17 maggio 2002 da Francica, un paesino a dieci chilometri da Vibo Valentia. I genitori sono separati da tempo e lui è cresciuto in un istituto dove ha vissuto fino al 2001. Poi ha raggiunto la madre a Torino e qui ha trovato un lavoro come manovale. Un lavoro che ancora doveva essergli pagato. Per Pasqua, in occasione del matrimonio della sorella, Luca è tornato a Francica. Telefonava continuamente a Torino perché voleva avere i soldi che gli spettavano. A Francica Luca dormiva dalla nonna; la mattina del 17 maggio è andato a casa della sorella per aggiustare un motorino che gli era stato regalato dal cognato. Luca è rimasto lì fino alle 17:30. Poi ha incontrato un amichetto che lo avrebbe accompagnato davanti al bar del paese. Diceva di avere un appuntamento con un altro amico; aveva intenzione di vendere il suo cellulare per sessantamila lire. Che cosa doveva fare con quel denaro? Forse voleva tornare a Torino per farsi dare il compenso per il lavoro svolto? Sembra stranissimo che il ragazzino, tra l'altro molto timoroso, abbia deciso di allontanarsi di sera, senza portare con sé neanche una borsa e senza avvertire nessuno. Tutte le ricerche effettuate nella zona anche dalle unità cinofile sono risultate vane.