Sesso:F
Età:24 (al momento della scomparsa)
Nazionalità:italiana
Statura:168
Occhi:castani
Capelli:castani
Segni particolari:non vedente
Scomparso da:Rivoli (Torino)
Data della scomparsa:30/08/1995
Letiza Teglia, 24 anni, lavora come centralinista al Tribunale dei minori di Torino e abitava con i genitori a Borgaro Torinese. Il 30 agosto 1995, come tutti i giorni Letizia Teglia era uscita dall'ufficio, ma prima di rientrare a casa si era recata all'ospedale di Rivoli per una visita di controllo. Da lì doveva prendere un paio di autobus per fare ritorno a casa. Alle 18,30 sarebbe stata vista da testimoni a una fermata dell'autobus. Dalle indagini degli inquirenti, tuttavia, non risulta che sia stata vista da qualcuno dei conducenti operativi in quella zona e in quella fascia oraria.
Durante la puntata speciale del 10 gennaio 2003 in collegamento dall'ospedale di Rivoli (Torino), la signora Angela Teglia, madre di Letizia, ha dichiarato di essere ancora convinta che la figlia sia stata rapita: "Perché non si va via senza un soldo, senza documenti, senza un cambio. Letizia era una ragazza felicissima a casa sua. Non le mancava niente. C'erano le ferie a portata di mano il 4 agosto. Letizia era venuta a fare alcuni esami in questo ospedale perchè le era stato richiesto dal suo endocrinologo che l'aveva in cura". A proposito della relazione che la ragazza aveva da alcuni mesi con un ragazzo conosciuto alla scuola per ciechi, la signora Angela ha precisato: "Certo che ne ero al corrente. Questo ragazzo frequentava casa mia, come pure i suoi genitori. Sapevo tutto. Sapevo quando uscivano. Ogni cosa mi veniva riferita. Io ho telefonato a lui e gli ho chiesto: cosa vi siete detti? E lui mi ha risposto che non vuole più sentir parlare di nulla e che vuole rompere ogni rapporto anche con la famiglia perché la cosa è troppo dolorosa". La mattina della scomparsa i due giovani si sarebbero sentiti telefonicamente. Circa un'ora dopo la visita medica, Letizia Teglia sarebbe stata vista ad una fermata di autobus piuttosto distante dall'ospedale. "Lei si muoveva molto in modo autonomo e potrebbe essere arrivata a quella fermata anche a piedi. Non era la prima volta che veniva a Rivoli. Senz'altro qualcuno potrebbe anche averla accompagnata. Ma non accettava facilmente passaggi, a meno che non si trattasse di qualcuno del suo ufficio o di un'amica", ha detto la madre. Sulle indagini svolte sulla scomparsa, la signora Angela Teglia ha un'opinione precisa: "Purtroppo non ci sono state le indagini appropriate. Probabilmente la Procura avrà fatto delle cose, ma non ci ha dato una risposta esatta. E sulle cose che sono venute fuori dopo non si è indagato a sufficienza".
Letizia Teglia temeva di essere incinta e per questo sarebbe andata all’Ospedale di Rivoli (Torino) per sottoporsi al test di gravidanza. La sera prima della sua scomparsa, il 29 agosto 1995, la ragazza aveva telefonato ad una ginecologa del nosocomio di Rivoli, conosciuta tre anni prima come accompagnatrice in una gita organizzata dall’Unione Italiana Ciechi. La giovane non vedente aveva chiesto alla donna di potersi sottoporre al test direttamente in ospedale, per non coinvolgere i genitori. Dalle parole della stessa ginecologa, è risultato che l’esame avrebbe dato esito negativo. Mentre aspettava il risultato, Letizia Teglia ha fatto, dal telefono dell’ospedale, due chiamate a suor Delia che, all’epoca, era direttrice di un istituto a Chieri, poco lontano da Torino. La religiosa conosceva la giovane fin da quando era bambina e per questo Letizia Teglia la considerava una “seconda mamma”. La ragazza, però, quel pomeriggio non era riuscita a contattarla. Le due non si sentivano da sette anni, ma quel giorno la ventiquattrenne di Borgaro (Torino) aveva sentito il bisogno di parlarle. Quando aveva poco più di 16 anni, Letizia Teglia aveva avuto la sua prima esperienza sentimentale con un coetaneo, un ragazzo ipovedente come lei. Questi oggi ha rivelato che, ai tempi della loro relazione, Letizia Teglia era rimasta incinta ma aveva interrotto la gravidanza. Sempre secondo l’ex fidanzato, dopo quel fatto, i rapporti tra i due si incrinarono fino alla rottura definitiva, anche se tra loro vi era ancora del sentimento. La madre di Letizia Teglia, che ha detto di averle lasciato libertà di scelta in quel frangente, ha spiegato di non aver mai riferito prima l’accaduto perchè non lo riteneva rilevante ai fini del ritrovamento. L’allora fidanzato, invece, ha sostenuto che furono i genitori di entrambi a prendere la decisione, nonostante lui non fosse d’accordo. Lino Teglia, il fratello maggiore di Letizia, ha ricordato che lei era rimasta molto turbata da quell’esperienza traumatica, lamentando inoltre di non essere mai stato ascoltato dagli inquirenti.
“Se Letizia non c’è più è perché probabilmente qualcuno l’ha fatta fuori e io vorrei proprio sapere chi è questo qualcuno e per quale motivo. (…) Se qualcuno sa, parli. E se poi Letizia non ci fosse più, mi facciano sapere dove è il suo corpo, che possa darle una degna sepoltura. Io voglio andarmene seren ”. Angela Teglia, madre di Letizia, ha lanciato un appello accorato per conoscere la verità sulla sua sort, dopo 12 lunghi anni di silenzio. La donna non si è mai arresa: lo ha promesso al marito in punto di morte e a se stessa. Letizia Teglia era una ragazza cha sapeva convivere con il suo handicap: andava al lavoro da sola, usciva con gli amici, andava a cavallo, faceva escursioni in montagna. Infatti era iscritta al Club Alpino Italiano di Torino. Prima di scomparire, Letizia Teglia frequentava Daniele, un ragazzo non vedente, al quale era molto legata. Nella puntata del 3 ottobre del 1995, il giovane aveva parlato del loro rapporto: andavano a mangiare la pizza da soli, lei andava a prendere lui sul posto di lavoro e, quando tardava, Letizia Teglia aveva l’abitudine di telefonare immediatamente ai genitori. Il 30 agosto 1995, la ragazza era uscita di casa di buon’ora per raggiungere il Tribunale, in Corso Unione Sovietica a Torino. Alle 14 circa era uscita dal lavoro per andare a fare una visita all’ospedale di Rivoli, a pochi chilometri dal centro torinese. Secondo il racconto della ginecologa, la Teglia era arrivata in ospedale verso le 15,05 e doveva attendere più di un’ora. Ma aveva fretta di andare via, perché diceva che alle 18,30 l’aspettavano a casa i genitori. In seguito a qualche sollecito, la donna aveva fatto la visita e sarebbe andata via molto serena, intorno alla 17-17,30. Un vicino di casa aveva dichiarato di averla vista a una fermata dell’ autobus sulla strada dell’aeroporto, poco lontana da Borgaro, intorno alle 18,30, a 4-5 fermate da casa. Nel corso negli anni, sono state avanzate molte ipotesi sulla sparizione della ventiquattrenne di Borgaro, rivelatesi poi prive di fondamento. Quella di un’eventuale gravidanza della ragazza è venuta meno, smentita dalla stessa ginecologa e dalla madre. Risulterebbe che, il giorno della scomparsa, la ragazza abbia fatto due chiamate da un telefono pubblico dell’ospedale, ma i tabulati dell’epoca non sono più disponibili.