Sesso:F
Età:17 (al momento della scomparsa)
Nazionalità:italiana
Statura:158
Occhi:verdi
Capelli:biondi
Scomparso da:Caltagirone (Catania)
Data della scomparsa:16/09/1992
Data pubblicazione:09/02/1993
Simona Floridia, 17 anni, studentessa del liceo classico di Caltagirone (Catania), figlia di un funzionario di banca e di un'impiegata comunale, è scomparsa misteriosamente il 16 settembre 1992. Quel giorno è uscita di casa verso le 18:30, dopo aver salutato affettuosamente la madre, come non faceva da un po' di tempo. Poi, come hanno raccontato alcune sue amiche, ha fatto una telefonata da una cabina, cercando di mettersi in contatto con il suo ragazzo, che vive ad Acireale. Un suo amico ha detto di aver fatto un giro in vespa con lei, forse per circa un'ora, e di averla poi lasciata al Red Bar. Verso le 21:20 la madre è andata al centro di Caltagirone a cercarla ma non l'ha trovata. Gli amici dicono di averla vista fino a qualche attimo prima. Ma la ragazza è sparita nel nulla. Le ricerche a vasto raggio non hanno dato alcun risultato. Dopo due anni, alla segreteria telefonica di "Chi l'ha visto?" è arrivata una disperata richiesta di aiuto, con una voce che, però, sembrava recitare. Infatti la madre di Simona ha detto di non riconoscere assolutamente la voce della figlia. Le ricerche sono proseguite. Due amiche di Simona, dopo qualche reticenza, hanno testimoniato che la ragazza frequentava segretamente una certa Alessia, una transessuale originaria di Caracas, cartomante e forse anche maga. La magistratura di Caltagirone in un primo momento ha fermato e denunciato Alessia, poi l'ha rilasciata. Ma alcuni elementi trovati tra le cose di Simona (un ritratto molto somigliante ad Alessia, una pozione "magica" fatta di sangue mestruale e Coca Cola, libri di magia), avevano alimentato nei genitori l'idea che proprio Alessia potesse rappresentare il collegamento di Simona con un mondo sommerso e pericoloso. Al processo svoltosi nel '96 per falsa testimonianza, Alessia ha patteggiato ed è stata condannata a sei mesi. Questo ha fatto ritenere che conoscesse effettivamente la ragazza scomparsa, accreditando l'idea che Simona frequentasse ambienti e persone all'insaputa della sua famiglia. Nel frattempo i genitori di Simona hanno continuato a cercare seguendo ogni segnalazione, anche le più inverosimili, fino ad arrivare all'incontro con Giusy, un'ex insegnante elementare in pensione a casa della quale si riunisce una specie di setta "contro il maligno". In questo gruppo la madre di Simona ha conosciuto Giampiero, un uomo di circa 30 anni, che dichiara di essere uno dei tre Gesù reincarnati sulla terra. Giampiero ha rivelato alla madre di Simona che sua figlia sta bene, di averla conosciuta e frequentata a Milano, dove la ragazza frequenterebbe un giro di "maghi" e non le sarebbe permesso di agire liberamente. Il 15 giugno 1995, Giampiero e altri membri della setta hanno accompagnato la madre di Simona a Milano dicendole che avrebbe incontrato sua figlia. L'incontro purtroppo si è rivelato solo una farsa. La madre di Simona ha deciso di rendere pubblica questa incredibile storia nella speranza che, comunque, qualcuno di quell'ambiente possa parlare e fornire indicazioni che possano essere utili ad avere notizie di sua figlia.
Faccia a faccia ieri tra l’imputato di omicidio volontario e il suo principale accusatore al processo per la scomparsa della ragazza da Caltagirone (Catania) il 16 settembre 1992. Andrea Bellia, con cui lei fece un giro in scooter da cui nessuno li vide tornare, ha negato nel confronto di aver confessato il delitto all’amico Mario Licciardi, che ha confermato in aula di aver ricevuto da lui la confidenza. Prossima udienza il 21 dicembre con la requisitoria del pubblico ministero.
L’accusa ha chiesto 24 anni per Andrea Bellia, l’amico del fidanzato con cui lei fece un giro in scooter da cui nessuno li vide tornare. Cadute le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi. Il 18 gennaio la prossima udienza del processo per la scomparsa della ragazza da Caltagirone (Catania) nel 1992.
Andrea Bellia è stato condannato in primo grado a 21 anni per l’omicidio volontario di Simona Floridia. L’accusa aveva chiesto 24 anni per l’amico del fidanzato con cui la ragazza fece un giro in scooter, da cui nessuno li vide tornare, il 16 settembre 1992 a Caltagirone (Catania). Il corpo mai ritrovato.
Per chiarire in presenza la dinamica dell'accaduto e le possibilità di accesso al luogo del delitto, si è tenuta con un sopralluogo in località Monte San Giorgio a Caltagirone l'udienza di oggi del processo d’appello a Andrea Bellia, condannato in primo grado a 21 anni. Oltre alla madre della ragazza scomparsa il 16 settembre 1992, era presente il teste Mario Licciardi. A lui è stato chiesto di indicare le vie che sarebbero state percorse all'epoca per salire sull'altura dove, secondo quanto riferito, l'imputato gli avrebbe mostrato dove l’avrebbe "fatta sparire".