Salim Bapary, 25 anni, originario del Bangladesh, ha frequentato assiduamente per un anno la parrocchia di Sant'Onofrio dei Vecchi, in piazza del Plebiscito a Napoli, dove ha vissuto fino alla fine di novembre del 2011. Poi ha annunciato che si sarebbe trasferito a Milano per un lavoro temporaneo di un mese, come commesso in un negozio di fiori. Giunto in Lombardia, è rimasto in contatto telefonico con il parroco di Sant'Onofrio, al quale ha raccontato che il lavoro stava andando bene ed era stato prolungato fino a marzo 2012. Al 18 di quel mese risale l’ultima telefonata, nella quale ha detto di essere in procinto di sottoporsi a una visita di controllo in un ospedale milanese, fissata per il 23 marzo, prima di rientrare a Napoli. Da allora si sono interrotte le telefonate che faceva al prete almeno due volte la settimana e al suo cellulare risponde sempre la segreteria. Nemmeno alla comunità di Sant’Egidio di Napoli, in via San Biagio dei Librai, dove frequentava un corso d’italiano, hanno più avuto sue notizie. Parla un buon italiano che a volte integra esprimendosi in inglese.