Vincenzo Monteleone, dieci anni, per tutti Enzo, abitava con la sua famiglia ad Adelfia (Bari), alla periferia Sud del paese. Il 5 agosto 1978, era l'ultimo giorno della festa patronale e le giostre installate nei pressi di casa sua si stavano preparando a sbaraccare. In quei giorni Enzo aveva inspiegabilmente smesso di chiedere la sua paghetta e quella mattina sembrava inquieto. Ha insistito per andare a trovare la nonna e il cuginetto, forse una scusa per andare alle giostre. A mezzogiorno è uscito di casa, ma dalla nonna non è arrivato. Avvisato dalla mamma, il padre è andato in cortile a cercarlo, quando un'auto ha investito uno dei fratellini, davanti al cancello del villino. Entrambi i genitori hanno dovuto immediatamente portarlo in ospedale. La mamma ricorda di aver visto in quei momenti un bambino scendere da un camion fermo all'incrocio, distante circa duecento metri, subito rincorso da un uomo. E' sicura che si trattasse proprio di Enzo. Forse si era fatto dare un passaggio da qualcuno che poi non si era fermato davanti al cancello di casa, proseguendo fino al semaforo, dove si era dovuto arrestare. Lui potrebbe aver approfittato dell'occasione per fuggire: verso dove?