29 gennaio 2002

"Domenico, ti aspettiamo, fai una telefonata, ti vogliamo con noi. Siamo sempre stati cinque e cinque dobbiamo rimanere". I fratelli Litrico sono disperati da quando, il 21 dicembre scorso, di Domenico, che non aveva mai lasciato Catania prima di allora, si sono perse le tracce. La sua macchina - una Polo bordeaux - è stata poi ritrovata a sette chilometri da Messina sotto a una galleria dell'autostrada. Il giovane è rimasto senza benzina, e si è allontanato a piedi. 
Da più di due anni Domenico soffriva di problemi psicologici: aveva paura ad uscire di casa, si sentiva perseguitato. Era anche stato ricoverato in un ospedale specializzato, più di una volta. "Nostro fratello si vergognava della sua malattia". E così trascorreva intere giornate chiuso in casa, a letto, ascoltando Radio Maria e fumando una sigaretta dietro l'altra.

Domenico è cresciuto in un quartiere popolare di Catania. Costretto a lavorare sin da bambino a causa della difficile situazione economica in cui versava la famiglia, Domenico sbarcava il lunario vendendo il prezzemolo al mercato del pesce. I fratelli più grandi - con enormi sacrifici - sono riusciti ad aprire una pizzeria. Il padre, che si era allontanato da casa tanto tempo fa, era ritornato proprio per stare accanto al figlio in difficoltà. Nonostante l'affetto che lo circondava, Domenico non riusciva a sentirsi meglio. Non seguiva le cure farmacologiche che gli erano state prescritte - "aveva paura dell'effetto delle medicine" -. La mattina del 21 dicembre è uscito dicendo che andava a fare la spesa. E non è più tornato.

1 luglio 2002

Il ritrovamento dell'auto di Domenico, e la testimonianza di un uomo che lo ha visto allontanarsi a piedi la mattina del 21 dicembre, dopo aver lasciato la macchina senza benzina sotto una galleria dell'autostrada, potrebbero confermare l'ipotesi di un allontanamento volontario. Ma una scoperta allarmante getta una luce oscura sull'intera vicenda. Sembra infatti che qualcuno avesse convinto il ragazzo a sniffare droga. Quando Domenico, terrorizzato, aveva deciso di smettere, queste persone erano andate a casa sua, per minacciarlo. "Volevano incastrarlo", racconta suo fratello. "Lo perseguitavano", conferma la madre. La paura di Domenico, dunque, era reale: non si trattava solo di manie causate dalla sua malattia. Il giovane probabilmente, che non aveva la forza di ribellarsi ai suoi aguzzini, ha deciso di scappare. Ma dove è finito? E perché non ha più dato notizie ai suoi familiari?

30 novembre 2009

Dopo tanti anni i familiari di Domenico ci chiedono di fare un nuovo appello perché qualche settimana fa un fornitore della pizzeria di proprietà della famiglia Litrico, ha raccontato di aver visto un barbone con un cagnolino alla stazione di Grosseto molto somigliante a Domenico e con un forte accento siciliano. La polizia ferroviaria della città toscana ha effettivamente notato una somiglianza tra un clochard abituale della stazione e la foto di Domenico presente sul nostro sito. Quando sono cominciati i controlli della Polfer però, il ragazzo si è allontanato dalla stazione.

16 marzo 2022

“Quello può essere il suo orologio”: I fratelli di Domenico Litrico, scomparso il 21 dicembre 2001, si chiedono se appartengono a lui i resti trovati in una grotta nei pressi di Catania. La genetista Marina Baldi ha prelevato in diretta i loro profili genetici per un confronto.