Renato Vettrice, 40 anni, vive a Bovalino (Reggio Calabria). Lavora presso un’azienda florovivaistica a Sant’Ilario dello Ionio. Il 13 agosto del 2005 si reca a lavoro, nonostante fosse in ferie, per sostituire un collega. Alle 12:30 la moglie lo chiama per sapere quando sarebbe rientrato a casa. Lui risponde che tornerà a breve dopo aver sistemato le ultime cose. Ma così non è stato. Da quel momento si sono perse le sue tracce. Le ricerche sono scattate poche ore dopo. Sul posto i Carabinieri hanno trovato numerose macchie di sangue che secondo i Ris appartengono proprio a Renato. L'ultima persona ad aver visto Vettrice è un suo collega tunisino, che rientra in Tunisia poche settimane dopo la scomparsa. L'auto di Renato viene trovata il giorno dopo nei pressi della stazione ferroviaria di Locri. Da tredici anni non si hanno più notizie di Renato. I familiari chiedono che le indagini continuino e si oppongono all’ulteriore richiesta d’archiviazione da parte del Tribunale di Reggio Calabria. In particolare chiedono che venga di nuovo ascoltato il collega tunisino, l’unico ad aver parlato di “sequestro” durante l’interrogatorio agli investigatori