I coniugi Marino, sono tornati nel loro paese di origine, Castrignano del Capo (LE), dopo aver vissuto molto tempo in Svizzera, dove erano emigrati per ragioni di lavoro. La loro permanenza in quel paese è stata segnata dalla scomparsa del loro primogenito Salvatore Flavio, quando questi aveva 4 anni. Nel pomeriggio del 24 giugno del 1984 a pochi chilometri da Sion, nella zona di Grange, Giuseppe Marino stava pescando nel fiume Rodano con un suo amico mentre accanto alla strada, a pochi metri di distanza, il piccolo Salvatore giocava con una bambina slava. Alle 18,55 il bambino era ancora lì. Alle 19 era scomparso nel nulla. Anche la bambina era andata via con la famiglia. Il padre di Salvatore aveva solo udito la sua voce chiamarlo "Papà! Papà!". Ma, arrivato sulla strada, aveva solo visto un Maggiolino Volkswagen bianco, con due persone anziane a bordo, fermarsi un attimo e ripartire. A Puda Fontana, sulle rive del Rodano, nel timore che il bambino fosse caduto in acqua, un corpo speciale per la ricerca e il soccorso di persone scomparse, ispezionò tutta la zona fino alle chiuse di Vionnà, ma senza alcun risultato. Fu fatto anche un radiogramma a tutte le stazioni dei cantoni vicini. Le ricerche della polizia Cantonale, fatturate 400 franchi svizzeri alla famiglia Marino, durarono un giorno. Nei giorni seguenti a casa Marino arrivarono delle telefonate in cui un uomo e una donna chiedevano alla madre se rivolesse suo figlio. Poi più nulla.