Eranda Jayasingha, che tutti familiarmente chiamano Giuseppe, lavorava dall'estate del 2002 come badante in una famiglia di Messina. Il 30 gennaio del 2003 non è rientrato a casa. Arrivato dallo Sri Lanka nel 2002, aveva pochi amici, soprattutto connazionali, un cugino e un amico ha detto di non sapere nulla di questo allontanamento, ma ha aggiunto anche di essere molto preoccupato. In patria Eranda Jayasingha aveva un debito da saldare e per questo aveva deciso di entrare in un gioco che effettivamente, alla fine di gennaio, lo aveva portato a vincere una cifra che si aggirava intorno ai sette milioni di vecchie lire. Si dice che volesse spedire quei soldi ai genitori per estinguere parte del debito contratto al momento della partenza. Sembra che il cugino in Italia gli avesse chiesto alcuni milioni in prestito, ma lui glieli avrebbe negati. Pare che per questo ci sia stata anche una lite, proprio il pomeriggio della scomparsa, ma il cugino ha negato addirittura di averlo visto. I genitori dallo Sri Lanka, hanno confermato di avere ricevuto i soldi, mentre lo stipendio di gennaio non è mai stato ritirato, ma è rimasto presso la famiglia per cui lavorava insieme al suo passaporto. Un filippino che lavora nello stesso stabile ha raccontato di averlo visto alle 18:15 del giorno 30, presso un distributore della Ip in via Torrente Trapani: "Ci siamo salutati. Aveva una faccia normale".