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Antonio Loconsole: Famiglia offre una ricompensa per ritrovarlo “vivo o morto”

 

"E' trascorso un altro anno senza notizie. 365 GIORNI! Visto che gli appelli per il cold missing case barese ANTONIO LOCONSOLE sono scivolati nell'oblio istituzionale e che l'inerzia che ha interessato la sua scomparsa, sin dalle prime battute, PERDURA INCESSANTEMENTE da nove lunghi anni, la famiglia ha deciso di offrire la ricompensa di 10.000,00 euro a chiunque lo riporti a casa vivo o morto. "WANTED" . Questo è l'importo della cauzione che ci ha chiesto il tribunale civile per entrare nel possesso dei beni del nostro congiunto, oltre agli 8.500,00 euro, già spesi in ricorsi, notifiche e pubblicazioni di rito, ma che, a tutt'oggi, non ci ha consentito di vedere smobilitati presso le banche quanto a lui intestato o cointestato, nonostante denunce e sentenze dell'obbligo del fare. Oltre al dolore anche questo spetta ai familiari delle persone scomparse! Tra i 10000 fascicoli, citati nell'ultima relazione del Commissario Straordinario, c'è anche quello di Antonio, ma nessuna iniziativa concreta nè dagli alti livelli governativi, nè da quelli locali per far luce sulla sua scomparsa. Progetti ministeriali per la prevenzione contro chi si smarrisce con patologie neurologiche, quali l'Alzheimer, di protocolli per l'identificazione dei cadaveri, a cui i familiari non hanno accesso per motivi di privacy, sono solo progetti e protocolli. Nulla è mutato da nove anni. Tutte iniziative lodevoli, ma poca concretezza! Ai tavoli tecnici interforze nazionali se le famiglie non sono rappresentate, come si pretende di intervenire in modo mirato ed efficace??? L' appello della famiglia e la ricompensa è rivolta ad operatori sanitari che lavorano negli obitori e rianimazioni, agli operatori dei servizi cimiteriali, alle associazioni caritatevoli che prestano assistenza ai senza fissa dimora in tutta Italia, agli operatori che operano in strutture convenzionate con gli enti locali, alla gente comune, agli stessi senza fissa dimora, ai fantasmi della società, anche in forma anonima. Un malato di alzheimer non ha la possibilità di tornare, gli mancano le facoltà cognitive. Arrivare a lui, ma come? la privacy è il formidabile alibi per non dare risposte a tutti i livelli.In altri paesi europei è già attiva la banca dati del DNA e sono disponibili le foto dei cadaveri non identificati. Facciamo appello alle alte cariche dello Stato perchè l'Italia si uniformi a queste prassi identificative. Dopo nove anni riteniamo che Loconsole Antonio e la sua famiglia abbiano diritto a risposte certe!"

La moglie e le figlie di Antonio Loconsole