Roberta Ragusa: Respinta istanza di revisione del marito Antonio Logli
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Genova, 20/12/2022 - E’ inammissibile la richiesta di Antonio Logli di revisione della sentenza di condanna a 20 anni, confermata in Cassazione a luglio 2019 per l’omicidio della moglie Roberta Ragusa. La decisione della terza sezione penale della Corte d’Appello di Genova. Per i giudici il testimone Gozi è attendibile e un “rilevante contributo conoscitivo” è venuto da lui sulla “fase immediatamente precedente” al delitto, sul quale esiste un “quadro indiziario univocamente indicativo della responsabilità di Logli”. Per la Corte non sono credibili i due detenuti, Gnesi e Mazzotta, che lo accusano di aver detto il falso, le cui dichiarazioni sono contenute nell’istanza respinta. Inverosimile che Gozi, “convocato d’imperio” e inizialmente restio, “abbia reso false dichiarazioni a carico di Logli verso il quale non aveva alcuna ragione di inimicizia”, e che poi, spiegano ancora i giudici, “abbia confidato a persone di cui aveva ‘conoscenza occasionale’ di aver reso false dichiarazioni”. Dubbi sono espressi dalla Corte su quanto riferito da Gnesi che, “benché amico di lunga data di Logli”, avrebbe atteso tre anni per rivelare la presunta confidenza ricevuta da Gozi, facendolo solo dopo la condanna definitiva invece che a processo ancora in corso. Quanto a Mazzotta, i giudici rilevano che si sarebbe ricordato di quanto saputo da Gozzi “dopo aver sentito in tv la testimonianza di un detenuto”. Infine, conclude l’ordinanza della Corte d’Appello di Genova, l’ipotesi di allontanamento volontario di Roberta Ragusa è stata “già esclusa motivatamente” dai giudici di merito che lo hanno condannato e non può essere stabilita in base alle statistiche del Commissario Straordinario del Governo per le Persone Scomparse.
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